Che cosa sono le ragadi al seno?
Le ragadi al seno sono dei tagli più o meno profondi che si formano sul capezzolo quando una donna è in fase di allattamento, a causa dello sfregamento che avviene tra il capezzolo e le labbra e la lingua del bambino mentre succhia il latte. Infatti procurano un dolore piuttosto intenso nel momento in cui il lattante si attacca al seno e possono anche arrivare a sanguinare. Compaiono nelle prime settimane di allattamento dove si presentano come screpolature, e diventano un problema serio nel momento in cui il dolore diventa tale da impedire al bambino di attaccarsi al seno per assumere il latte, privandolo dell'alimento più importante per la sua crescita.
Le ragadi sono più frequenti in donne con capezzoli piatti o capezzoli troppo lunghi e grossi che rendono difficoltoso l'attaccamento del bambino al seno, in neonati con una bocca troppo piccola con scarso tono muscolare che impedisce al bambino di usare correttamente la lingua oppure in presenza di edema al seno che rende il capezzolo duro e gonfio.
Quali sono i sintomi?
Il sintomo principale delle ragadi al seno è il fastidio temporaneo che però tende a sparire spontaneamente dopo qualche giorno. Possono però aggravarsi fino a sanguinare, soprattutto durante l'allattamento. È alto in questo caso il rischio di infezioni e infiammazioni della mammella (mastite).
Quali sono i rimedi?
I rimedi per le ragadi al seno, oltre correggere la posizione errata del lattante durante l'attacco, sono creme e pomate che rigenerano la cute e riducono la sensazione dolorificia, oppure dischetti imbevuti con attività antisettica e dermoprotettiva.
Consigli utili per le ragadi al seno:
- Prima e dopo la poppata spremere un po' di latte sui capezzoli per ammorbidirli perché il latte materno è ricco di sostanze nutritive, curative e di anticorpi e funziona meglio di tantissime creme. È possibile anche usare altre creme che però non siano saponi o detergenti aggressivi, o altrimenti bisogna lavare molto bene i capezzoli prima di porgerli al bambino.
- Se il seno fa male si possono applicare asciugamani o garze bagnate e calde nelle zone dove si sente il dolore per 15-30 minuti, dopodicchè asciugare delicatamente.
- Per l'allattamento cercare una posizione comoda, che sia sdraiata, leggermente reclinata, oppure seduta, con un cuscino dietro la schiena e uno o più cuscini sulle gambe, in modo che non sia costretta a chinarsi verso il bambino.
- La testa del bebè deve essere ben rivolta verso il seno e il collo non deve essere girato.
- Fare attenzione che la bocca del neonato ricopra non solo il capezzolo, ma tutta l'areola.